Se stai leggendo questo articolo è perché sei un consumatore consapevole e ti stai facendo delle domande sulla cosmetica in generale e sulla cosmetica green in particolare.
Fino a non molto tempo fa avevamo tutti (o quasi) un’ indiscussa fiducia nei brand che sceglievamo di acquistare, poche domande e poco interesse ad andare oltre al claim scritto in grande sulla confezione.
L’atteggiamento sta cambiando, sia nei confronti della moda, del cibo e fortunatamente sempre più anche nei confronti dei cosmetici. Siamo più cauti, più informati e facciamo più attenzione a quello che scegliamo di portare a casa.
Sempre più spesso si vedono persone che guardano l’etichetta, che cercano di capire cosa c’è scritto nella lista ingredienti o sulla provenienza delle materie prime, sintomo che abbiamo iniziato a farci delle domande.
COSMETICA CLEAN E COSMETICA GREEN
In linea generale si parla di cosmetica pulita (clean beauty) per indicare prodotti che promettono un’efficacia elevata nel rispetto dell’equilibrio della pelle. Questo si traduce nell’evitare ingredienti considerati “inutili”, perchè non apportano alcun beneficio alla pelle, se non controversi, su quali esistono dubbi di sicurezza e nocività.
Non si traduce invece necessariamente in prodotti 100% naturali o biologici, piuttosto in una tendenza alla trasparenza su ingredienti, filiera produttiva e scelte di packaging sostenibile.
La cosmetica green (green beauty) tende a proporre formulazioni con ingredienti ed estratti di origine vegetale, enfatizzandone le proprietà. Ovviamente si incontra e si fonde con la filosofia clean e con i suoi principi di sostenibilità e trasparenza.
All’interno della cosmetica green c’è la cosmetica certificata (certified beauty), che indica una percentuale molto alta di ingredienti di origine vegetale, riconosciuta con bollini di garanzia di enti certificatori (come Cosmos o Ecocert).
CARATTERISTICHE DEI COSMETICI GREEN
Tutti noi applichiamo sul nostro corpo una grande quantità di cosmetici, persino i meno addicted ai prodotti di bellezza, se consideriamo detergenti, shampoo, balsamo, trattamenti, lozioni, make up.
Tutti, nessuno escluso, fin da bambini, ne utilizziamo molti.
La stragrande maggioranza dei prodotti della cosmetica “tradizionale” offre prodotti con pochi attivi e molti ingredienti derivati del petrolio, spesso poco costosi e che con poco sforzo donano ai cosmetici la texture ideale, la schiumosità e consistenza desiderata.
Quello che invece la cosmetica green vuole proporre è una alternativa di prodotti funzionali, dermo-compatibili ed eco-sostenibili, per i quali le caratteristiche della pelle e le problematiche dell’ambiente sono due realtà legate in maniera indissolubile, dove il benessere dell’una non debba necessariamente penalizzare l’altro.
LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE
Generalmente i prodotti hanno le seguenti caratteristiche comuni:
- una percentuale il più alta possibile ingredienti di origine vegetale,
- assenza di ingredienti di dubbia utilità, altamente inquinanti, di discussa sicurezza dal punto di vista della salute,
- predilezione per ingredienti derivanti da produzioni a basso impatto ambientale, a km zero dove possibile, coltivazioni biologiche e filiere controllate,
- tensioattivi delicati in sostituzione a quelli comunemente utilizzati che rischiano di debilitare l’equilibrio idro-lipidico della pelle,
- cruelty free, anche se non è necessario riportarlo in etichetta (e ti spieghiamo perchè in questo articolo),
- realizzati con packaging il più possibile riciclabili a termine del loro ciclo di vita o riciclati (se vuoi conoscere le caratteristiche delle tipologie di packaging green leggi qui).
MA I COSMETICI GREEN FUNZIONANO?
Questo è il punto che scuote maggiormente gli animi, la cosmetica oltre a volere essere sostenibile e attenta a certi standard, deve mantenere la promessa che fa a chi acquista il prodotto.
Questo è uno dei focus su cui si basa la nostra attività: la ricerca e la selezione di prodotti che mantengano l’ambivalenza tra attenzione al pianeta, attenzione agli ingredienti inseriti e efficacia.
Pelle e ambiente come due sistemi dinamici e diversi che non devono necessariamente andare in contrasto. ma viaggiare in parallelo.
LA SFIDA DELLA COSMETICA GREEN
Troppo facile continuare a sostenere che i cosmetici che seguono una filosofia clean/green non funzionano. Sentiamo spesso che non hanno la stessa sensorialità di quelli tradizionali, non sono pratici, sono pesanti, hanno texture difficili, odori insopportabili e packaging orribili.
La verità è che la regola è uguale per tutti, green e non green: ci sono cosmetici fatti bene e cosmetici fatti male, ci sono formulazioni e formulazioni, cosmetici adatti a una pelle e altri no, che siano bio o non bio.
Se hai mai provato una crema viso del brand PUROPHI, ad esempio, sai di cosa stiamo parlando.
Una texture che non teme il confronto con migliori creme di alta profumeria.
Un’azienda che sperimenta e propone formulazioni innovative ad alte prestazioni ed in maggior equilibrio con l’ecosistema terrestre e cutaneo.
Oppure se hai mai provato un prodotto di NUORI, azienda che punta sulla stabilità ed efficacia dei principi attivi quando consumati freschi, producendo quindi sempre in piccoli lotti.
I suoi prodotti sono sempre delicati, ricchi ma non pesanti, hanno una sensorialità delle texture che rendono l’applicazione un reale momento di connessione.
O ancora potremmo parlarti della continua evoluzione degli studi di MADARA, che propone prodotti innovativi e ricercati, sempre al passo con i tempi, senza mai lasciare indietro l’attenzione agli ingredienti e alla loro origine.
Potremmo andare avanti con altri brand che scommettono sulla ricerca e sulla scienza cosmetica per proporre un prodotto alternativo che sia anche efficace.
LA SOLITA STORIA DELLA GOCCIA NEL MARE
Quante volte ti sei sentito rispondere che tanto la tua scelta è solo una goccia nel mare, non fa la differenza, non cambierà le cose, non salverai il pianeta, uno sforzo inutile insomma.
Un po’ come si diceva quando si iniziò a scegliere di non indossare pellicce, di limitare la plastica, di chiedere un menù vegetariano al ristorante o un cappuccino di soia al bar. Tutte scelte personali ognuna presa per i propri motivi, tutte additate come una moda passeggera, che mettevano a disagio, ma che qualche cosa col passare del tempo lo hanno cambiato.
Il punto è rendersi conto che è possibile con i nostri acquisti dare indicazione al mercato, esserne protagonisti e indirizzarne le scelte, non subirle, essere attori e non spettatori passivi.
Le nostre scelte di acquisto impattano sulla direzione che le aziende prendono, possono sensibilizzarle ad una maggiore attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, a puntare alla qualità e alla trasparenza, all’onestà verso i consumatori.
IL NOSTRO PENSIERO SULLA COSMETICA GREEN
Spesso associati ed utilizzati indifferentemente, i termini come naturale, green e clean si intersecano a voler indicare uno stile di vita che riguarda non solo la scelta dei prodotti (in questo caso cosmetico, ma anche abbigliamento, cibo…), ma porta con sé altre abitudini e attenzioni quotidiane:
- l’attenzione a non sprecare, quindi a non acquistare più prodotti di quanti realmente ne necessitiamo,
- non abbandonare i prodotti dopo poco, ancora poco utilizzati,
- non acquistare in maniera compulsiva, piuttosto acquistare meno e più di qualità,
- riciclare il più possibile,
- riutilizzare packaging che si prestino ad avere una nuova funzione. Pout pourri profumati o porta gioie con vasetti di candele in vetro, ad esempio. A proposito, conosci le nostre candele di soia profumate?
- scegliere aziende che si distinguono per attenzione alle formule e all’ambiente, che fanno del loro meglio per innovare e proporre una cosmetica efficace e contemporanea.
Noi pensiamo che ognuno debba fare la sua scelta ma prima di farla debba essere informato.
Dovremmo educare noi stessi su quali tipi di prodotto vogliamo, o vogliamo evitare, e prendere di conseguenza decisioni di acquisto.
Non crediamo negli estremismi a tutti i costi, ma nella possibilità di scegliere.
Ad esempio, di siliconi non si muore. Per fortuna.
Ma la consapevolezza che un’ alternativa sostenibile c’è, funziona, spesso è più costosa e meno veloce da inserire in formula, ma c’è, ci mette nella condizione di poter scegliere.
Se pensiamo che un certo tipo di silicone sia poco compatibile con l’ambiente possiamo decidere di acquistare un prodotto che non lo contenga.
Anche di tensioattivi non si muore, ma sappiamo che alchilsolfati (esempio INCI Sodio Lauryl Solfate o SLS) e alchileteresolfati (esempio INCI: Sodium Laureth Solfate o SLES) costano molto poco, fanno molta schiuma ma possono essere molto irritanti.
Sappiamo che ci sono alternative validissime delicate e molto ben tollerate, questo può aiutarci a scegliere diversamente, se lo riteniamo giusto.
Per questo la chiamiamo bellezza consapevole.
Sei tu a scegliere, scegli bene, tutti i giorni.
Un caro saluto.